Dance Ability

Una lezione di DanceAbility ha una durati di 60 minuti, con lo scopo di creare un ambiente inclusivo tra tutti i partecipanti. Sono svolte da una docente di DanceAbility accompagnata da delle collaboratrici e in alcuni casi da terapisti ed operatori.
La lezione si svolge con un riscaldamento muscolare, seguito dallo esecuzione di movimenti che porteranno alla creazione di una coreografia.
L’obiettivo è quello di creare una classe di integrazione tra i partecipanti, che porterà ad una vera e propria inclusione sociale.

Approfondimento
Danceability significa danza per tutti. Il linguaggio della danza è universale e può leggerlo chiunque, senza preclusioni di età, esperienza o condizione fisica e mentale. Tutti hanno il diritto di mettere a frutto le proprie potenzialità espressive, tutti hanno il diritto di lasciarsi andare, di essere inclusi e integrati.
La Danceability si è sviluppata negli Stati Uniti grazie ad Alito Alessi, danzatore e coreografo, direttore della Joint Forces Dance Company, ed è una classe di danza aperta a tutti. La tecnica si basa sull’improvvisazione, sul rispetto di sé stessi e di chiunque partecipi alle lezioni, utilizzando i principi della Contact Improvisation.
In particolare, lo scopo della Danceability è quello di creare nuovi stimoli a persone con disabilità e non, ad integrarli insieme in un ambito di divertimento e di gioco, senza creare etichette, rispettando il proprio corpo e il proprio interesse. Attraverso questo percorso, la Danceability rende ognuno libero di esprimersi con le proprie diverse abilità.
Per partecipare ad una lezione di Danceability non bisogna essere danzatori, quindi le lezioni sono aperte a chiunque e a qualsiasi fascia d’età. Tutti possono partecipare, persone con handicap motorio, sindrome di Down, disabili intellettivi medio/lievi, non/ipo vedenti, non/ipo udenti, autistici, danzatori, genitori, operatori, insegnati di sostegno e non ecc.
Le classi di Danceability non saranno classi di sole persone disabili, l’obiettivo è di creare classi miste, in modo da poter includere chiunque e non creare distinzioni.
Non è una “terapia”, né una “danzaterapia”, ma un’espressione artistica e creativa vera e propria.

Progetto
Il percorso viene realizzato formando classi composte da disabili e membri dello stesso nucleo familiare e non (genitori, fratelli e sorelle, ma anche amici e terapisti), poiché l’idea è quella di creare integrazione e inclusione sociale, cercando di creare una passione comune tra i soggetti coinvolti che li coinvolga nella vita quotidiana.
Le lezioni avranno la durata di un’ora a settimana per ogni classe. L’obiettivo, per chi seguirà un percorso medio lungo è la creazione di un evento finale dove saranno coinvolti familiari, amici e terapisti.

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